CineArte on line 2007 - 213 - page 369

LA MUSICA NEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO
di Daniele Casolino
È opinione diffusa, quasi un assioma, che il cinema nasce muto. Volendo essere precisi andreb-
be detto, come dimostra lo scritto che segue, che ad essere muta non è l'arte delle immagini in
movimento, ma soltanto la pellicola. A sfatare quella opinione popolare si dedica ancora una
volta, come accennato, con giovanile baldanza e pari acume, quel Daniele Casolino di cui
pubblicammo un primo testo, altrettanto valido, della sua tesi di laurea, dedicata appunto alla
natura e alla funzione della musica nel cinema.
S. M. Ejzenštejn
Nelle sale cinematografiche, fin dal mitico Natale 1895, la musica non è stata mai assente. Un
piano, un organo, un'orchestra, con intermezzo di voci recitanti, hanno da sempre accompagna-
to lo spettacolo cinematografico. L'origine di tale prassi è dubbia: c'è chi sosteneva che la musi-
ca fosse stata introdotta per attutire l'emozione provocata dalle immagini in movimento
(Pirandello e il filosofo Adorno
1
fra gli altri); e chi più modestamente attribuiva alla musica il
compito di coprire i rumori della sala, soprattutto quello dei macchinosi proiettori, prima del-
l'invenzione della cabina di proiezione; e di ausilio, quindi, alla concentrazione del pubblico
2
.
Pur rimanendo entrambe valide, tali interpretazioni non giustificano né analizzano il fatto che
la musica eseguita non fosse mai casuale. Di maggiore o minor pregio, essa ha invece da sem-
pre rivestito un ruolo narrativo o di commento, ritmico o retorico. Immagini e musica, ben
prima delle parole, si sono accompagnate da sempre nel cinema. Tale concordanza non sfuggì
di conseguenza ai primi grandi autori e teorici della storia del cinema. Basterebbe citare il rap-
porto tra Ejzenštejn e Prokov'ev, o la genialità sovrana di Chaplin le cui musiche mai dimenti-
cate attendono ancora una maggiore attenzione; e l'agguerrito sostegno di Luigi Pirandello in
favore della musicalità nel cinema;oppure l'entusiasmo utopico e poliedrico di Ricciotto
Canudo: tutti operanti prima della proiezione del
Jazz Singer
del 1928, primo film sonoro
____________________
1
L. Pirandello,
Se il film parlante abolirà il teatro
, in G. Calendoli,
Cinema e teatro
, Roma,
Bianco e Nero
, 1957.
T. Adorno, H. Heisler,
Composing for the film
, New York 1984
2
G. Rondolino,
Cinema e musica
, Torino 1988
1
1...,359,360,361,362,363,364,365,366,367,368 370,371,372,373,374,375,376,377,378,379,...526
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