CineArte on line 2007 - 213 - page 166

LA STATUA DI KAROL
Il Comune di Roma o chi per esso ha fatto
trovare a sorpresa nei giardinetti della Stazio-
ne Centrale, a suggello della festa in onore del
Papa santo, una monumentale statua in bron-
zo di Ka rol Wojtyla nell’atto di accogliere
alcunché di vago e imprecisato nella voragi-
ne che s’inarca e incombe, minacciosa, sul
prospetto dell’ampio mantello s acerdotale
aperto sul nulla. Ispirato ad una ben altrimen-
ti comunicativa foto del Pontefice, mancano
al simulacro bronzeo gli arti protesi nel gesto
dell’accoglienza. E viene da chiedersi in tutta
umiltà, senza pretese critiche, che cosa sia in
realtà un abbraccio, sia pure simbolico, senza
le braccia e, del pari, un corpo amico sola-
mente supposto, neppure illus ivamente perce-
pibile. Tornano in proposito un paio di osser-
vazioni del poeta Montale. La prima:
Si
dimentica che l’arte nata a restare ha l’aspet-
to di una verità di natura, non di una scoper-
ta sperimentale escogitata a freddo
. E la
seconda, pronunciata con una punta di ironia:
Dovrà
[l’uomo]
rinunziare a vedere e neppu-
re sentire gli oggetti tra cui vive? Nessuno
nega il diritto di tradurre in oscuri geroglifici
l’eventuale estasi della sua anima: ma non si
comprende per quale ragione l’intero mondo
del visibile (di ciò che l’uomo vede vivendo)
debba necessariamente
sparire.
SGARBI E LA BIENNALE
DI VENEZIA
Ha pur tutte le carte
in regola Vittorio
Sgarbi per rendersi
molesto ai benpen-
santi, e talvolta non
solo a loro; ma è
certo, a compenso, che nella palude stagnante
dei valori artistici e culturali, la sua indipen-
denza dal traffico globalizzato dell’arte,
l’acume critico spesso estemporaneamente
espresso, la genialità di alcune sue iniziative,
ne fanno una più che rispettabile figura a sé
(chiediamo scusa per l’aggett ivo), a cui indi-
rizzare tutta la nostra, meditata stima.
Scriviamo tali parole in segno di plauso per
l’iniziativa di Sgarbi di “democratizzare”,
fuori dalle dominanti camarille, il Padiglione
della Biennale d’Arte veneziana (2011), a cui
partecipano per diretto invito - colto che sia
per ogni artista il parere positivo di un rap-
presentante riconosciuto della cultura - espo-
nenti soprattutto giovani il più delle volte sco-
nosciuti, ma non perciò meno validi.
Tutto ciò in segno di riconoscimento dell’im-
pegno etico di operare per l’arte, il più delle
volte in silenzio, e in solitudine feconda. Pec-
cato che, per motivi a noi ignoti, l’allestimen-
to fisico del Padiglione veneziano non sia - a
causa forse del soprannumero degli esponenti
- di un’adeguata spazialità.
FILMFESTIVAL DEL GARDA
V EDIZIONE
Il
Filmf estival del Garda
, si muove verso la
quinta edizione, che si svolgerà dal 7 all’11
dicembre 2011, tra il Vittoriale degli Italiani e
la Villa Alba di Gardone Riviera, con una
tappa bresciana per l’inaugurazione, al Cine-
ma Nuovo Eden. Sono due le Sezioni Com-
petitive Internazionali: l’una per i Lungome-
traggi, l’altra per i Corti di giovani autori che
si contenderanno il
Ricciolo d’Oro
(Premio
miglior lungometraggio
Città di San Felice
,
Premio miglior corto
Città di Gardone Rivie-
ra
), ad assegnarlo sarà una giuria di profes-
sionis ti che nelle passate edizioni ha avuto
l’onore di esse re presieduta da grandi nomi
della critica italiana quali Morando Morandi-
ni, Emanuela Martini, Gianni Rondolino e
Pie r Maria Bocchi.
Il bando di Concorso per l’Edizione 2011 è
pubblicato sul sito ufficiale della manifesta-
zione :
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